di Sandro Usai, CEO Ablativ
Vi ricordate chi pronunciava quelle parole di incitamento?
Ebbene questo slogan è sempre attuale anche se chi le brandiva oggi è fuori dai giochi.
Sono da oltre un decennio che sento parlare di “destag…………ne” (la abbrevio per evitare insulti) senza vedere risultati.
Attraverso i due schemi emerge con chiarezza il motivo del fallimento di tale politica che punta sugli aeroporti (Delibera 45-27) per migliorare i flussi turistici in bassa stagione senza valutare che le società di gestione al massimo trattano per avere più passeggeri.
La Regione Calabria, con una procedura di bando per la “destag…………ne”, ha pensato bene di orientare le azioni puntando ai veri soggetti che posseggono la relazione con i turisti: le Agenzie di viaggio e Tour operator.
Ma la mia domanda è come mai in Sardegna non abbiamo mai pensato di operare secondo logica?
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125 milioni di euro riservati per gli aiuti ai vettori aerei che a differenza della Sardegna potrebbe anche funzionare visto che la Calabria ha tre aeroporti poco utilizzati;
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47 milioni di euro riservati per il bando di promozione della regione con una declinazione a favorire i movimenti turistici che utilizzano il mezzo aereo. Naturalmente ha partecipato Ryanair posizionandosi al primo posto. Sempre Ryanair ha appena chiuso un accordo con la Regione Calabria per favorire la mobilità dei residenti e dei turisti;
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1,5 milioni per favorire i flussi turistici in bassa stagione (“destag…………ne”)
Sono previsti contributi per:
Sono esclusi dai contributi i pacchetti turistici che si realizzano nei mesi di luglio e agosto.
a) Trasporto
i. voli charter;
ii. voli di linea;
iii. trasporto su gomma;
iv. trasporto ferroviario;
v. trasporto via mare;
vi. trasferimenti dagli scali aeroportuali, porti e stazioni ferroviarie calabresi alle destinazioni ricettive e viceversa, quando gli stessi trasporti siano strettamente correlati al trasporto aereo, ferroviario o via mare, e facciano parte integrante del pacchetto;
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Supporto “pratico” a tutte quelle compagnie UE o extra UE che non hanno dimestichezza con la burocrazia italiana.
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Supporto per superare la gli aspetti linguistici limitati alla sola lingua italiana.
Questi motivi sono sempre stati i fattori più problematici che hanno impedito ai T.O. inglesi ed irlandesi di partecipare ai bandi italiani con grave perdita di opportunità per loro e per il territorio.
A questo punto non ci resta che attendere la nomina del nuovo assessore regionale al turismo per capire se è davvero interessato a esplorare soluzioni efficaci per aumentare i flussi turistici in bassa stagione. La Sardegna ha fiducia non sciupatela!